Sabato 5 giugno 2021: duecento ricorrenti, tra organizzazioni e cittadini, presentano la causa legale intentata allo Stato Italiano, finalizzata a esigere politiche climatiche adeguate a prevenire i disastri generati dagli eventi estremi dovuti al cambiamento del clima.
La battaglia climatica è la causa del secolo.
L’Atto di citazione nello specifico contiene:
- l’inquadramento dei problemi climatici e della grave e preoccupante condizione planetaria di emergenza climatica, accertata dalla comunità scientifica mondiale e dichiarata anche dalla UE e dall’Italia;
- la descrizione della specifica condizione di vulnerabilità e fragilità del territorio italiano;
- la disamina delle fonti giuridiche da cui derivano le obbligazioni climatiche, che lo Stato deve rispettare;
- il catalogo dei diritti fondamentali, a partire dal diritto umano al clima stabile e sicuro, altrimenti violati dall’emergenza climatica;
- l’inquadramento della responsabilità climatica dello Stato in base al Codice civile italiano;
- le richieste al giudice.
Leggi i dettagli della Causa su: https://giudiziouniversale.eu/la-causa-legale/
Alcuni dati:
946 eventi estremi sono stati registrati in Italia negli ultimi 10 anni. Hanno interessato 507 Comuni.
416 casi di allagamenti da piogge intense. 80 giorni di stop a metropolitane e treni urbani. 257 eventi con danni dovuti a trombe d’aria. 35 casi di frane causati da piogge intense. 118 eventi da esondazioni fluviali. 14 casi di grave danneggiamento del patrimonio storico-archeologico.
E il bilancio delle vittime dell’ultimo decennio: 251 morti.
Nel solo 2018, ben 148 eventi hanno causato oltre 4.500 sfollati e 32 vittime [Legambiente, 2019].
In 23 città italiane l’aumento delle temperature e le conseguenti ondate di calore tra il 2005 e il 2016 sono stati concausa di 23.880 morti [Legambiente, 2019]
Considerando che il 91% dei comuni italiani (7.275) è a rischio per frane e/o alluvioni e che il 16,6% del territorio nazionale è classificato come a maggiore pericolosità, il fatto che le condizioni climatiche porteranno all’intensificazione di tali fenomeni non potrà che gravare sul benessere e la vita stessa dei cittadini [ISPRA, 2018]